Il MUSAS è…una passeggiata nel tempo e nel paesaggio
Visitare il MUSAS è come passeggiare per le vie di Santarcangelo e nel suo territorio attraversando secoli di storia e di storie.
Il museo completa il racconto che inizia visitando la città, con i monumenti e luoghi che ne costituiscono la storia e la memoria.
Nelle nove sale si incontrano i reperti venuti alla luce a seguito di scoperte e scavi archeologici, opere di architettura e di arte che un tempo impreziosivano edifici storici e religiosi; si incontrano anche le storie delle persone: artigiani, artisti, uomini illustri che hanno lasciato un segno a Santarcangelo.
Storia, arte, cultura: due percorsi per tanti interessi
L’allestimento del MUSAS è stato realizzato a seguito del progetto scientifico dello storico dell’arte Pier Giorgio Pasini e dell’archeologa Maria Luisa Stoppioni, concluso nel 2005 con l’apertura al pubblico.
Nel corso degli anni il museo si è arricchito e continua ad arricchirsi di nuovi “sguardi” sull’arte, attraverso mostre di artisti contemporanei, le cui opere si sono intrecciate con l’esposizione permanente e in parte ancora la impreziosiscono.
Due sono le sezioni principali del museo:
– il percorso archeologico, dedicato alla storia più antica, dai manufatti preistorici allo sviluppo di un sistema di fornaci che producono soprattutto anfore da vino e più tardi, tra VI e VII secolo, lucerne;
– il percorso storico-artistico, che racconta lo sviluppo del borgo di Santarcangelo dal primo medioevo fino all’Ottocento attraverso elementi architettonici e opere d’arte di grande valore.
Anche il Palazzo Cenci, che ospita il museo, rappresenta un luogo storico: la ricchezza degli ambienti in cui si sviluppa l’allestimento accresce il piacere della visita.
Conoscere il patrimonio: un diritto e un piacere
Il MUSAS cerca di portare il significato e il piacere della storia a un pubblico più vasto possibile: per questo espone il patrimonio che gli è stato affidato ponendo come prioritarie la sua conservazione, la valorizzazione e una fruizione facile e piacevole.
Il museo ha come obiettivi principali:
– riconoscere come centrale il piacere della conoscenza quale modalità d’incontro con le testimonianze storiche e artistiche;
– mettersi al servizio di tutte le persone, cercando di rispondere alle diverse e mutevoli esigenze e interessi, lingue e linguaggi, alle differenti modalità di approccio alla conoscenza;
– promuovere l’educazione e la formazione dei giovani al desiderio di scoprire e alla cittadinanza attiva.
Esplorare l’Armadio del Tempo
Per facilitare l’orientamento lungo l’ampio arco cronologico in cui si snoda il racconto del museo, all’ingresso il visitatore incontra l’Armadio del Tempo: una linea del tempo tattile, formata dai dieci oggetti più rappresentativi di ogni epoca, dalla Preistoria all’Ottocento. Questi oggetti sono copie realizzate in stampa 3D a disposizione di tutto il pubblico per essere esplorate tattilmente.
“È un buon museo se ha più domande
quando entri che quando esci”
(Fabrizio Caramagna)
Se vuoi conoscere il documento completo della mission del MUSAS scarica il Regolamento e la Carta dei Servizi